Il mal di schiena nello sportivo – Lombalgia
Tra gli sportivi, il mal di schiena è molto comune, soprattutto tra i 30 e i 50 anni di età. Chi non ha sofferto di almeno un episodio di lombalgia?
Il dolore lombare può derivare da una delle numerose strutture ossee, legamentose, muscolari e nervose presenti a quel livello e può essere originato da uno o più fattori. Vediamo di analizzarli brevemente.
La colonna lombare è costituita da 5 segmenti ossei, chiamati vertebre, sovrapposti tra loro e distanziati l’uno dall’altro mediante i dischi intervertebrali, che sono dei cuscinetti fibroelastici che fungono da ammortizzatori . Le vertebre inoltre si articolano tra loro mediante i processi articolari posteriori. A dare stabilità a questa impalcatura ossea contribuiscono numerosi legamenti intervertebrali e i muscoli paravertebrali posteriormente e addominali anteriormente. La lombalgia può essere acuta o cronica. La lombalgia acuta insorge in maniera brusca, spesso eseguendo uno sforzo di sollevamento con il busto flesso in avanti, manifestandosi con un forte dolore accompagnato a volte da una sensazione di strappo posteriore.
Tale episodio costringe l’individuo affetto a rimanere flesso in avanti e più o meno curvo da un lato; per tale atteggiamento è chiamato comunemente “colpo della strega”. La causa del colpo della strega è una distrazione dei muscoli paravertebrali lombari, dovuta molte volte ad una esagerata sollecitazione a freddo. La lombalgia cronica invece si manifesta con un dolore a livello lombare che dura parecchi giorni o mesi, di intensità variabile, che generalmente diminuisce durante l’attività sportiva, per poi aumentare al termine di essa, o in altri casi aumenta all’inizio dell’attività in maniera tale da impedirla.
Le cause più frequenti di lombalgia cronica dello sportivo sono: le ipersollecitazioni del disco intervertebrale, tipiche degli sport in cui si salta molto (basket, volley, motocross, mountain bike, equitazione) o si corre molto su superfici dure (corsa su strada) od in cui vi sono sovraccarichi (sollevamento pesi); le ipersollecitazioni delle articolazioni posteriori, tipiche degli sport in cui la schiena viene spesso sollecitata in iperestensione (tennis, tuffi, ginnastica artistica); cause di natura muscolare come addominali deboli, flessori che tirano, paravertebrali contratti (calcio, ciclismo).
Le problematiche muscolari sono quasi sempre riconducibili ad insufficiente od errata preparazione atletica. Oltre a queste che sono le cause che ritroviamo nel soggetto sano, giovane, sportivo, ovviamente vi possono essere cause meno frequenti, di natura patologica, che sarà il vostro specialista di riferimento ad evidenziare, come la discopatia degenerativa, l’artrosi lombare, la spondilolisi o l’ernia del disco. Ecco perché in presenza di una lombalgia che dura da più di 15-20 giorni è bene sottoporsi ad un controllo specialistico, soprattutto per escludere la presenza di cause patologiche.
Il trattamento del colpo della strega, si basa sul riposo assoluto a letto per 2-4 giorni, assumendo farmaci miorilassanti e antinfiammatori consigliati dal vostro medico e diminuendo la sintomatologia dolorosa acuta si potrà iniziare un trattamento fisioterapico, efficace anche nelle lombalgie croniche ( TECAR® terapia,ozonoterapia, massoterapia, correnti antalgiche , etc..).
Il trattamento cardine della lombalgia cronica dello sportivo però, in assenza di cause patologiche, si basa sulla ginnastica specifica. La ginnastica posturale inoltre è il presupposto fondamentale per prevenire le recidive. Gli esercizi sono mirati all’allungamento dei muscoli paravertebrali posteriori e dei flessori della coscia e al potenziamento degli addominali.
Se poi siete sovrappeso, cercate gradualmente di riportarvi al peso forma, evitando drastiche diete di breve durata che spesso determinano un effetto opposto dopo poco tempo.